“Umberto Boccioni: Genio e Memoria.” E un po’ di psicoanalisi.
by Isabella
La mostra “Umberto Boccioni: Genio e Memoria” è a Palazzo Reale dal 23 Marzo al 3 luglio 2016.
Uno dei miei quadri preferiti di Boccioni, che però forse non è esposto (qualcuno lo sa?), è “Rissa in Galleria”, un quadro del 1910, che raffigura una folla di persone accalcate davanti alla buvette di Gaspare Campari. E’ sera e Milano è illuminata dai nuovissimi lampioni elettrici, allora grande simbolo di modernità. Boccioni che era di Reggio Calabria e viveva a Milano da soli tre anni quando dipinse questo quadro, di certo doveva essere rimasto affascinato dalla vitalità di Milano ma doveva anche aver capito come accarezzare l’ego dei milanesi: dirgli che sono i più moderni!
“Rissa in Galleria” è un simbolo, infatti a distanza di 100 anni, nel 2010, per festeggiare la nascita del Manifesto futurista, c’è stato un grottesco tentativo di riprodurre quell’atmosfera organizzando in Galleria Vittorio Emanuele una rappresentazione teatrale chiamata “Rissa in galleria”. Erano gli anni della Moratti e i negozianti, disturbati dal rumore, hanno chiamato le forze dell’ordine che sono accorse subito per porre fine alla performance. Un episodio che avrebbe mandato i futuristi in analisi.
Credo che oggi la performance non sarebbe stata fermata, ma al contrario, sarebbe stata benedetta dall’hashtag #bellamilano.
Mandandoli ugualmente in analisi.
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