by Isabella
Non è il primo anno che Gore-tex sceglie dei blogger che abbiano una visione della propria città, con un’attenzione al mondo della moda.
Se oggi un’azienda di abbigliamento sceglie Onalim per raccontare Milano, di certo siamo a un passo da un cambiamento epocale.
FORSE L’APOCALISSE.
Consapevole di essere protagonista di un qualcosa di non ancora chiaro, ma di certo rivoluzionario, ho tirato la pancia in dentro e ho accettato.
E così in un sabato di febbraio, nel bel mezzo della settimana della moda, mentre per Milano si aggiravano modelle affamate, c’ero anch’io con un trench Gore-tex e un fotografo a seguito: CLICK CLIK CLIK.
“Dove ci porti?”
“Allora, adesso andiamo…”
Nonostante io non ami il concetto della Milano nascosta (io amo la Milano scenografica, buffa e visionaria) questi sono i posti che ho scelto:
• L’orto botanico di Brera, talmente nascosto che non si trova neanche su google maps e dove c’è uno spaventapasseri che, in occasione degli eventi mondani, viene nascosto nello sgabuzzino.
• La pasticceria Giacomo che al suo interno nasconde un profumo inebriante. Da fuori non si sente niente, ma se metti piede dentro, ti trasformi in un lampone o un mirtillo che sente l’istinto di tuffarsi nella crema pasticcera.
• L’acquario Civico nascosto dentro Parco Sempione: un gioiellino liberty che al suo interno nasconde dei pesci 100% milanesi ma con antenati della barriera corallina.
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La giornata era grigia, nei navigli non c’era l’acqua, la Darsena non era ancora stata liberata.
Poi improvvisamente è cambiato tutto.
Qualcuno ha anche parlato di un nuovo rinascimento per Milano.
Ci vediamo il 28 maggio allo Spazio Anni Luce?
Dalle 12 alle 19.