Ieri grazie a MilanoMuseoCity io e Valentina di Dramatrà abbiamo scoperto e visitato il Museo della macchina da scrivere.
Umberto Di Donato, collezionista di centinaia di macchine da scrivere provenienti da tutto il mondo, ci ha accolto così:
“Ogni macchina da scrivere ha la sua anima. Ci credete?”
“Sì.”
“Seguitemi.”
Così ci ha raccontato la storia delle prime macchine da scrivere.
“Dal 600 si tentava di inventare la macchina da scrivere.”
Ci ha mostrato le prime con i tasti delle maiuscole e delle minuscole, quelle che sembrano dei ragni con le stecche di balena, quelle che scrivono in braille o in cinese. Quelle dei nazisti con il simbolo delle SS. Quelle costruite dagli italiani a Brooklyn e quella che scoprì Olivetti per caso e che poi portò in Italia.
L’anima del museo è Umberto di Donato, campano a Milano da 50 anni. Ha lavorato alla Banca d’Italia dove adesso ci sono le Gallerie d’Italia.
“Voi di dove siete?”
“Io Milano”
“Io Palermo”
“Ti regalo il mio libro sulla Sicilia!”
“Grazie”
“Passate a trovarmi. A breve organizzeranno un corso gratuito di scrittura fenicia di due ore.”
“Veniamo.”
Venite?
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Museo della macchina da scrivere, Via Luigi Federico Menabrea, 10 Milano
Ingresso libero. Aperto: martedì, venerdì, sabato dalle 15 alle 19
o tutti i giorni previo appuntamento 347 8845560
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