Con Migrantour Viaggi Solidali in una Paolo Sarpi in fermento per il Capodanno
茄子 – Qiézi
Stamattina ho partecipato a un tour di Migrantour Viaggi Solidali in una Paolo Sarpi in fermento per il Capodanno di domani. La nostra guida era Rebecca che ha vissuto a Shanghai per quasi un anno.
L’appuntamento era davanti ai Giardini in Transito – Giardino Comunitario Lea Garofalo dove alcuni abitanti del quartiere stavano raccogliendo i frutti dell’orto e una signora cinese stava andando via con un sacchetto di verdura alto come lei. I cinesi usano coltivare l’orto, a Shanghai si coltiva anche in mezzo ai grattacieli.
Rebecca ci ha raccontato che c’è un modo gerarchico di sedersi a tavola, così a primo occhio sai se uno è ricco o poveraccio, e di quanti soldi usano sborsare i cinesi come regalo di matrimonio. Mettono i soldi in una busta rossa e lo fanno nella speranza che un giorno gli sposi, divenuti ricchi, si ricorderanno del gesto generoso. Siccome però non sempre ci si ricorda, anche in Cina, quando non vieni invitato a un matrimonio, si tira un sospiro di sollievo.
Poi Rebecca ci ha consigliato il film Last Train Home che racconta la storia di due genitori che tornano a casa per Capodanno per ritrovare la figlia che avevano lasciato crescere ai nonni, per andare a lavorare molto lontano e per poterle permettere un giorno di studiare. Ma la figlia non vuole studiare, vuole lavorare in una fabbrica di jeans e divertirsi la sera.
Abbiamo visitato Chineat, una specie di Eataly cinese, dove gli ortaggi sono lucidissimi e le zampe di gallina hanno lo smalto.
Infine siamo andati al Centro Culturale Cinese in Paolo Sarpi numero 26. Il presidente, un signore cinese molto simpatico, ci ha aperto tutte le sale e mentre noi le visitavamo ci fotografava come se fossimo l’attrazione dell’anno.
Nel cortile vicino ai costumi pronti per la parata di domani, il presidente ci ha chiesto di farci un’ultima foto, una foto di gruppo.
“Dite Qiézi!”
“Qiéziiiiiiiiiii” noi in coro.
“Qiézi significa melanzana”
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