* Le ricette di Karmen * Snenokrle
Karmen, alta 185 centimetri, è metà inglese e metà croata. Lavora nell’alta moda e sceglie amici che somigliano a Snoopy. Ha zie croate ottantenni che le passano deliziose ricette mediterranee, che lei serve su elegantissimi piatti vittoriani. Sceglie i suoi ingredienti con estrema cura, e a me piace pensare che vada a fare la spesa nel bosco, alle prime luci del mattino. Ogni sabato mattina, una ricetta.
Voi avete una vicina di casa da cui potreste eventualmente andare con grembiule e bigodini a chiedere una tazza di zucchero a qualsiasi ora del giorno o della notte (se si soffre per esempio di insonnia e ti viene una sfrenata voglia di fare un dolce proprio in quel momento lì in cui caso saresti anche in pigiama ha ha)?
Io a dirvi la verità non ce l’avrei. Isabella sarebbe quella più vicina, ma la cosa sarebbe un tantino più impegnativa considerando un necessario tragitto notturno in pigiama di un isolato. Questa cosa mi rattrista un po’ perché vuol dire che le cose nella società odierna sono cambiate e certe cose non si possono più dare per scontate. Non che il mio condominio non sia friendly, assolutamente, ma evidentemente non friendly abbastanza. Io personalmente sarei più che contenta se ricevessi dei visitatori a chiedere dello zucchero perché vorrebbe dire che la gente si è affezionata a me e mi vede approcciabile (magari non di notte però ha ha).
Perché vi ho fatto questa domanda? Perché con la ricetta che sto per rivelarvi mi è venuta in mente la famiglia vicina di casa della mia infanzia e specialmente la mia amica Lole (che purtroppo ora abita dall’altra parte del mondo e non la vedo da tanti anni). Più che vicini di casa erano i nostri vicinissimi di casa, la porta della loro casa essendo a fianco alla nostra. E non passavano solo delle tazzine di zucchero da una casa all’altra ma un’infinità di esperienze comuni e di piatti più stravaganti. Essendo noi una famiglia piuttosto “esotica”, essendo metà inglesi, e loro una famiglia “esposta” verso l’estero avendo un papà che viaggiava spesso per lavoro, più che raramente ci sono stati dei scambi culturali anche in termini culinari.
Anche il mio papà doveva andare spesso nei vari paesi del mondo e quindi le due mamme si aiutavano con i figli e si socializzava parecchio, varrebbe a dire eravamo sempre, o noi da loro, o loro da noi. Gli sperimenti internazionali che si facevano in cucina erano strepitosi le nostre mamme essendo appassionate di cose nuove ed anche se all’epoca in Croazia tanti ingredienti stranieri non si trovavano, i poveri mariti erano costretti a portarli dall’estero (perché quando uno è in viaggio per lavoro poi è facilissimo andare in giro in cerca di cose super ricercate e specifiche ha ha…). Cosi mi ricordo il mio primo curry, la mia prima pizza fatta in casa, il mio primo bombolone casalingo, il mio primo Waldorf salad, il mio primo sushi & & & tra mille altre bontà le mie prime SNENOKRLE. Che cosa mi evoca questa parola quasi impronunciabile?
Beh, di sicuro dei sabato pomeriggi piovosi in compagnia a giocare ai giochi di società tipo Monopoly, Trivial Pursuit o anche Forza 4, quando eravamo più grandicelli.
Invece quando eravamo più piccini mi ricordo la “casetta” che ci facevamo sotto la coperta appesa dai letti a castello che era arredatissima con finti TV e il telefono della Fisher Price, poi il walkie-talkie della Holly Hobbie che ci collegava con quello della mamma in cucina (per eventuali ordinazioni dirette), tavolino e sediolini coloratissimi di legno fatti dal mio papà che è sempre stato molto creativo e che ci aveva pure fatto una casa per le bambole che aveva elettricità in tutte le stanzettine. Pure quelle arredate con mini mobili e tappezzerie fatti sempre da lui comprese le tende, gli specchi, le lampade, le piastrelline ecc ecc. Il papà di Lole invece che spesso viaggiava in Giappone “ci” ha portato tutte le cose di cui una Barbie moderna potesse aver bisogno comprese mini bottigliette di Coca Cola Light (la mia addiction risale a quei tempi allora ha ha, sarà destino…) Ad un certo punto le mamme ci chiamavano o addirittura portavano la merenda nella casetta e una di queste delizie erano proprio le SNENOKRLE servite naturalmente sul mio servizio di tè in miniatura.
& ecco a voi questa bontà “vintage”…..
…
Ingredienti x 3 persone:
4 uova
½ litro + 300 ml di latte
biscotti tipo Petit Beurre
cioccolato grattugiato da spargere sopra
1 • Separare i tuorli dagli albumi in due ciotole. 2 • Montare gli albumi finché duri. Battere i tuorli. 3 • Far bollire ½ litro di latte in un pentolino. 4 • Quando bolle, togliere dal fuoco e pian pianino mescolare dentro i tuorli finché non diventi una massa omogenea senza grumi. Mescolare sempre. 5 • Tornare il pentolino sul fuoco lento e cuocere fino a quando si formino un po’ di bollicine. 6 • In un piatto di “rappresentanza” mettete sul fondo i biscotti. 7 • Ora versate la miscela latte+tuorli sopra. 8 • In un altro pentolino riscaldate finché tiepido 300 ml di latte a aggiungete gli albumi montati. Cuocete 5 minuti fino a quando di formino delle palline di neve tipo. 9 • Con un cucchiaino a buchi togliete le palline di albume e mettete sopra la miscela latte+tuorli sopra i biscotti. 10 • Ora su tutto cospargete del cioccolato grattugiato.
BUONISSIMO SIA TIEPIDO CHE FREDDO.
UZIVAJTE!!!!!!
onalimlericettedik@gmail.com
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Teapot Woman — illustrazione di Myra Butterworth
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