* Le ricette di Karmen * Prigane Tikvice

Karmen, alta 185 centimetri, è metà inglese e metà croata. Lavora nell’alta moda e sceglie amici che somigliano a Snoopy. Ha zie croate ottantenni che le passano deliziose ricette mediterranee, che lei serve su elegantissimi piatti vittoriani. Sceglie i suoi ingredienti con estrema cura, e a me piace pensare che vada a fare la spesa nel bosco, alle prime luci del mattino. Ogni tanto il sabato mattina, una ricetta. Non so voi ma io quest’anno non sarei ancora pronta per l’autunno. Per niente.  Cioè per le giornate corte, il buio alle 5 e soprattutto il primo freschino e quindi il duvet di notte.. Di solito l’adoro. Il sole un po’ sbiadito ma dolce di settembre sulla pelle, il golfino di cashmere la sera (quest’anno sarà rigorosamente rosa naturellement), il duvet di notte appunto. E le castagne, la zucca e la zuppa. Ma quest’anno ci terrei ancora un pochino rimanere nel mood estate, almeno fino a quando dura il minimo di colorito e le sparpagliate lentiggini che sono riuscita ad acchiappare in vacanza e che miracolosamente resistono ancora ha ha…

Ed una delle strategie che sto usando è continuando a mangiare estivo. E questo vuol dire mangiare le delizie con cui sono stata coccolata dalle mie adoratissime ottantenni quest’estate. Tra le quali la sine qua non, la star dell’Internet gastronomico, la unica zia Beba detta Bebica (che sarebbe il diminutivo ed è tutto suo). Mio papà di solito trascorre i tre mesi estivi in Croazia con la sua famiglia (le mie sorelle ed io andiamo a trovarlo) e cosi anche quest’anno. L’altro giorno quando l’ho sentito al telefono per sapere come stavano tutti quanti mi raccontava che appunto Bebica era andata a Cavtat (un paesino sul mare dove sono cresciuti che dista una mezz’oretta neanche da Dubrovnik) per trovare una sua carissima amica d’avventura (in seguito sentirete i dettagli, preparatevi ha ha) che non vedeva da anni per appunto fare due chiacchiere, scambiarsi il gossip locale e poi andare anche al cimitero ognuna con il proprio kit da cimitero.

Sapete cos’è un kit da cimitero? Beh, consiste di: a parte un bel mazzo di fiori freschi (da noi raramente trovi quegli osceni fiori di plastica sulle tombe), forbici per accorciare se necessario i gambi dei fiori e magari tagliare qualche rametto selvaggio come sfondo ed abbellimento durante la salita attraverso la pineta, lo spago se c’è vento per legare il contenitore, la candelina di scorta per il vaso di vetro, dei fiammiferi per accenderla, uno straccetto bagnato e cosi via per coprire tutte le eventualità ed i bisogni che uno potrebbe avere al cimitero.

Non voglio parlare di cose tristi ma il cimitero di Cavtat, a parte essere un posticino di pettegolezzi tra le vecchiette del posto come potete immaginare mentre fanno l’uncinetto all’ombra di un pino ed il mausoleo, è un’attrazione storica della cittadina costruito su una collina da un famoso scultore croato Ivan Mestrovic, dovete credermi, è anche un vero paradiso su terra. Dalla nostra tomba di famiglia si può godere uno dei panorami piu mozzafiato della costa che ci possano essere, di Cavtat, delle isole, dell’orizzonte, di Dubrovnik perfino quando è una bella giornata. 

Quindi sarà l’unico cimitero del mondo dove la gente va piu che volentieri, e non solo per trovare i loro cari. Anyway, tornando a Bebica e la sua amica di cuore, come saprà chi mi segue da un po’, da giovane lei è stata una ballerina di danza classica ed era piuttosto brava e davvero bellissima. Quando guardo certe sue foto da giovane sembra una famosa attrice di Hollywood, in ogni caso niente di meno. Però lei anche se di apparenza dolce ed innocente da angioletto, era molto determinata e furbesca, in modo innocuo s’intende. Ma ne combinava ha ha… Dovendo studiare a Dubrovnik alle scuole superiori perché a Cavtat essendo una cittadina piccolissima non c’era, lei e la sua migliore amica Lorna (quella di sopra e anche lei diventata ballerina di danza classica) in settimana stavano in un collegio per ragazze. Durante il giorno ovviamente erano brave a studiare come tutte, facevano anche lezioni di danza nello studio di balletto alla scuola di musica nel centro storico tenute da una conosciuta ballerina russa del nome Olga ed erano tranquille. Invece la sera…appena le severissime suore si addormentavano….iniziava la loro avventura.

Dietro il collegio nel meraviglioso parco di una villa d’epoca ogni sera c’era musica live dove tutti i giovani venivano a ballare. Erano gli anni cinquanta. Che bello doveva essere!!! E loro due non potevano mancare. Assolutamente no. Vi chiederete forse come c’andavano… Beh, attraverso la finestra, naturalmente, scendendo chete chete per via di un albero che le raccoglieva sotto. E ballavano, ballavano, e si divertivano, si divertivano come se non ci fosse domani. Ma ribadisco, tutto in modo innocente. Fino a quando una notte le suore non lo scoprissero, chiamassero i genitori e le espellero immediatamente. Punto. Finito.

Fino a quando non sono scappate a Zagabria al conservatorio… Strano immaginare due signore ottantenni cosi conoscendole oggi ha ha… Avete capito però che ogni ricetta di zia Beba va accompagnata da una storiella sul personaggio cosi diventa ancora piu saporita? Ed ecco a voi le saporitissime frittelle di zucchine:

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4 zucchine

3 spicchi d’aglio

2 uova

sale

pepe

un cucchiaino di Vegeta (una polvere aromatizzante di vegetali che trovate in negozi etnici)

del prezzemolo tagliato fine

2 cucchiai di grana grattugiato

2 cucchiai di farina

dell’olio di semi di girasole per friggere

1 • In una ciotola sbattete le uova e aggiungete l’aglio tagliato super fine, il sale, il pepe, un cucchiaino di Vegeta, del prezzemolo tagliato fine, 2 cucchiai di grana grattugiato, 2 cucchiai di farina e mescolate tutto bene. 2 • In un’altra ciotola grattugiate le zucchine e poi trasferitele in una pentola. 3 • Fate cuocere le zucchine a secco in  modo da far sparire l’acqua che contengono. Un quarto d’ora piu o meno mescolando sempre. 4 • Lasciate raffreddare le zucchine una decina di minuti. 5 • Preparate un piatto grande con della carta assorbente da cucina per accogliere le frittele una volta fritte. 6 • Una volta raffreddate, aggiungete le zucchine alla massa e mescolate bene. 7 • Ora in una padella capiente riscaldate dell’olio di semi di girasole e mettete delle cucchiaiate della massa a friggere. 8 • Ci vorranno cinque minuti da ogni lato della frittella fino a quando non diventino dorate e croccantine. 9 • Quando pronte togliete attentamente una a una dalla padella e mettetele sul piatto pronto con la carta assorbente da cucina.

…& cercate di resistere a non mangiarle tutte in un colpo solo!!!!!!!!

PS Rimangono buonissime anche il giorno seguente lasciandole in frigo durante la notte. Ottime con formaggi ed affettati come aperitivo ma anche in qualsiasi momento della giornata. Evviva la golosità ha ha…

Evviva anche la di musica anni 50!

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onalimlericettedik@gmail.com

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Teapot Woman — illustrazione di Myra Butterworth

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