Karmen, alta 185 centimetri, è metà inglese e metà croata. Lavora nell’alta moda e sceglie amici che somigliano a Snoopy. Ha zie croate ottantenni che le passano deliziose ricette mediterranee, che lei serve su elegantissimi piatti vittoriani. Sceglie i suoi ingredienti con estrema cura, e a me piace pensare che vada a fare la spesa nel bosco, alle prime luci del mattino. Ogni sabato mattina, una ricetta.
Visto che a Milano siamo ancora vicini ai giorni della merla, faccio ancora in tempo a riscaldarvi con un bel piatto caloroso ed affettuoso che, vi garantisco, riscalda sia il cuore che l’anima. Non lasciatevi ingannare dal suo aspetto decisamente casareccio. Anche se incongrua come idea, la reputazione umile e “terra terra” del protagonista del piatto cambia di 360 gradi alla prima forchettata e inzuppata. E’ un ballo armonioso il suo, il ballo tra tutti gli ingredienti che tirano fuori il meglio di loro stessi quando stanno insieme. E non si sentono da meno anche su una tavola elegante.
Mi é stato presentato quella prima indimenticabile volta (che su consenso generale l’ho subito appropriato e poi personalizzato) in un contesto decisamente rustico e montagnolo in Francia: Saint Andéol. Durante il viaggio pre-universitario per l’Europa con l’InterRail, mi sono trovata insieme a degli amici per puro caso da miei cugini che non vedevo da secoli, in un paesino con 116 di abitanti con una vista mozzafiato. Per pura coincidenza proprio quella sera si sono aggiunti a tavola altri parenti provenienti dall’America, in tocca-fuga per lavoro. C’erano anche i nonni di questi. Poi si è aggiunto anche alcuno dei scarsi paesani che avevano sentito la rumorosa congregazione e sono venuti a curiosare. In poche parole, ci siamo trovati radunati inaspettatamente, varie generazioni di parenti e amici, circondati da maestose montagne, sotto le stelle, nel cortile di casa, in una freschina sera d’estate, uniti dalle nostre radici, dal nostro spirito nomade e soprattutto dall’essere tutti quanti buone forchette.
E non posso non menzionare il seguito quando è stata sortita la chitarra da non so dove e si è cominciato a suonare e cantare delle canzoni popolari irlandesi(si, siamo anche di origini celtiche) senza dimenticare i classici dei Sixties e Seventies fino a tarda notte… Ora capirete perché voglio che proviate questa ricetta piena d’affetto, di calore e di buone vibrazioni.
Ingredienti:
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Per 4 persone
8 salsicce (provenienti da una fonte casareccia o in mancanza di questa, le salsicce saporite da Peck sono super e conviene prenderne di due tipi, calcolando un paio a testa)
2 confezioni di cubetti di pancetta affumicata
5 scalogni
5 spicchi d’aglio
Les erbes de Provence
Sale
Pepe
Un po’ d’olio per friggere
Una confezione di funghi champignon pre-affettati
Un litro di vino rosso (un buon nero d’avola funziona da favola)
1. Prendete una pentola capiente e friggete le salsicce in un goccio d’olio di semi di girasole fino a quando saranno dorate. 2. Togliete dal fuoco e coprendo di ¾ con il proprio coperchio, inclinate la pentola sopra il lavello in modo da far sgocciolare il grasso superfluo. Coprite la pentola bene. 3. Prendete un’altra pentola e friggete i cubetti di pancetta affumicata dopo aver tolto degli eventuali pezzi di grasso bianco e friggete fino a quando diventeranno ciccioli. Versateli nella stessa pentola con le salsicce e coprite bene con il coperchio. 4. Prendete un’altra pentola capiente e friggete gli scalogni che avrete precedentemente tagliato a pezzettini insieme all’aglio. Una volta dorati, aggiungete i funghi e mescolate bene. 5. Aggiungete le erbes de Provence, salate e pepate tutto. 6. Quando i funghi cominceranno ad ammorbidirsi, cominciate a versare un po’ del vino rosso e mescolate bene. 7. Cuocete sul fuoco medio stando attenti ad aggiungere del vino ogni volta che viene assorbito dai funghi. 8. Nel frattempo accendete il forno a 150 gradi. 9. Dopo una mezz’oretta versate sia le salsicce e i ciccioli che il miscuglio di funghi e vino in una grande teglia da forno. 10. Assicuratevi che tutto sia ben coperto con del vino. Aggiungete altre erbes de Provence e salate e pepate. 11. Cuocete nel forno un’oretta, mescolando ogni tanto e controllando che tutto stia procedendo bene. 12. Se alla fine preferite un sugo, che vi garantisco è davvero squisito, piu denso potete sempre aggiungere un po’ di farina sciolta in un po’ d’acqua e mescolate bene. 13. Servite due salsicce di due tipi diversi a persona accompagnate da o patate al forno o del puré e una verdura cotta di vostra scelta, il tutto accompagnato sempre da un buon vino rosso. Eh già, anche da tante baguettes!!! Nessuno vi negherà il piacere di fare la scarpetta… 14. Da ricordare: se ve ne avanza, sia delle salsicce ma anche solo del sugo, conviene assolutamente congelare per un’altra occasione. Pura squisitezza!!!
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Teapot Woman — illustrazione di Myra Butterworth
