Karmen, alta 185 centimetri, è metà inglese e metà croata. Lavora nell’alta moda e sceglie amici che somigliano a Snoopy. Ha zie croate ottantenni che le passano deliziose ricette mediterranee, che lei serve su elegantissimi piatti vittoriani. Sceglie i suoi ingredienti con estrema cura, e a me piace pensare che vada a fare la spesa nel bosco, alle prime luci del mattino. Ogni sabato mattina, una ricetta.
Per la ricetta di sabato scorso mi sono genialmente avvalsa del prezioso aiutino in cucina da parte d’una buona forchetta piemontese/française ma soprattutto carissima amica capitata a Milano per lavoro proprio il giorno della preparazione del post. L’ho praticamente “costretta” poverina ha ha…a partecipare a tutte le fasi del processo; la mattina all’alba siamo andate a funghi (in mancanza di un bosco a portata di mano, in città!??) seguito da una accurata e delicata lavata dell’ingrediente clou (ogni fungo porcino milanese era trattato come un prezioso gioiello) e dalla concentratissima preparazione del piatto e infine da un sicuramente più divertente abbuffamento. Essendo anche lei come me una connoisseuse di sfiziosità, non ci siamo fatte mancare nulla ha ha…. Anzi…Di mezzo c’è stata anche un’immancabile piccola tappa da Peck… Però davanti alle vetrine di Ladurée di fronte ci siamo solo fermate, promesso, ad ammirare…
E..e…e quasi mi dimenticavo, lei è stata anche protagonista nella fase fondamentale del fotografamento sia dello chef ufficiale (che sarei io ha ha) che del piatto stesso.
Ma la sua presenza ai fornelli e le nostre chiacchierate e risate quel giorno (non ci vedevamo da mesi e ne avevamo da recuperare) essenzialmente mi hanno fatto ricordare un weekend di Pasqua davvero bellissimo trascorso in compagnia della sua deliziosissima famiglia nella loro accoglientissima casa rustic chic in un paesino verso le montagne in Piemonte. Davvero bellissimo soprattutto perché mi sono sentita davvero voluta bene sia dalla sua mamma e papà che i suoi fratelli.
Non dimenticando absolument Eclipse de Soleil George du Boeuf Salvador mon pot le Gitan – Chasseur de Rêves, l’adorato cane di famiglia. Vedendolo qui in foto, non poteva che avere un nome di quella maestosità. Ovvio, no? Ormai un vecchietto di campagna che osservava con nonchalance ogni nostra attività che in quei due giorni lì era puntata maggiormente sulla delicieuse cuisine di Madame Alfredina. Altro che pranzi da matrimonio. Veramente non so come lei è riuscita a preparare così tante squisite pietanze per tutti, noi da sola, che arrivavano in tavola una dopo l’altra con dovuta (è necessaria!!!) pausa. E poi con tale eleganza e grazia, come se non ci fosse stato nessun sforzo dietro. L’ammiro davvero. Di sicuro non è mancato il supporto morale del gentilissimo Signor Mario…ma non solo…lui continuava ad andare su e giù in cantina tirando fuori le migliori annate conservate per i suoi più cari. Di cui come sempre mi sono sentita parte.
La seconda prevalente attività che ha segnato/dominato quei due giorni era la siesta post-prandiale davanti al cammino, o sulla sedia a dondolo o sul divano. Dipendeva da chi arrivava per primo ha ha.. Eravamo tornati ragazzi, in tutti i sensi, tra barzellette, ricordi e scherzi l’uno all’altro, e come anche nelle migliori famiglie, tutti i ragazzi sono uguali ha ha… Come potete vedere anche al nostro caro Eclipse non dispiaceva riscaldarsi le sue vecchie ossa al calduccio delle legna ha ha…
Ma essendo anche il periodo dell’anno quando comincia quel freschino apprezzabile da maglioncino in cashmere o felpa che risalta gli ultimi ricordi d’abbronzatura, va benissimo anche una mise easy chic.
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Ingredienti x 4 persone
(come aperitivo):
– 2 etti di lardo di Colonnata tagliato super finemente
– delle castagne bollite sbricciolate in modo grossolano
– del miele casereccio
– qualche rametto di rosmarino
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Preparazione:
N.B. Niente di più semplice!!!!!
1 • Dipendendo dal mood della soirée che volete creare, rustic chic o chic chic, arrangiate delicatamente su un tagliere di legno di olivo o un piatto di porcellana da presentazione (vedete voi) le fette di lardo. 2 • Cospargete il lardo con le castagne bollite sbricciolate. 3 • Ora cospargete il tutto con del miele casereccio. Preferibilmente quello della lavanda di Provenza. Io ho avuto la fortuna di mangiare proprio quello, la Francia e le sue bontà essendo dietro l’angolo. 4 • Accompagnate la delizia con dei grissini freschi, preferibilmente quelli da Peck, dove hanno un assortimento davvero favoloso. 5 • Anche un rosso corposo preferibilmente casereccio ci sta divinamente come nettare di scelta…
BON APPETIT MES CHERS!!!!!!
onalimlericettedik@gmail.com
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Teapot Woman — illustrazione di Myra Butterworth
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