Karmen, alta 185 centimetri, è metà inglese e metà croata. Lavora nell’alta moda e sceglie amici che somigliano a Snoopy. Ha zie croate ottantenni che le passano deliziose ricette mediterranee, che lei serve su elegantissimi piatti vittoriani. Sceglie i suoi ingredienti con estrema cura, e a me piace pensare che vada a fare la spesa nel bosco, alle prime luci del mattino. Ogni tanto il sabato mattina, una ricetta.
Il genio dietro questa deliziosa genialata è una simpaticissima, golosissima, tuttora inamoratissima ma anche birichina signora della tenera età di over-ottanta conosciuta a tutti come Maddy (quanto è cute, adoro!!).
Non volevo chiamare questa ricetta “la torta della nonna” anche se di una nonna è. Mi sembrava troppo scontato, troppo cliché come nome. Specialmente perché la nonna di cui si tratta non è per niente una nonna scontata, né una nonna cliché. Assolutamente no. Soprattutto perché si tratta della nonna di Marco, il mio spassoso collega e amico. Marco l’avete già conosciuto qualche ricetta fa, e il suo aneddoto vi avrà fatto sicuramente sorridere. E dopo aver sentito dei racconti su Maddy, ho capito molto di più su Marco ha ha…. Essendo stato cresciuto da lei durante i fondamentali primi anni di vita, Marco non poteva che prendere da lei quella sua solarità, il suo brio, chirpiness come diremmo in Inghilterra, le joie de vivre, la voglia di ridere e far divertire in ogni momento ma come ora abbiamo capito anche il suo tremendo senso di umorismo e la sua passione per dispetti davvero incredibili (pensate, siamo venuti a sapere che la giovane Maddy aveva tagliato a pezzi con delle forbici il corredo della sorella perché gelosa, tanto per darvi un esempio. Erano poi in 9 figli, chissà quante altre ne avrà combinate ha ha…saranno tutte documentate negli annali di famiglia sicuramente)
Chissà perché ci si immagina sempre che le nonne siano una fonte di saggezza, di consigli casalinghi (e perfino amorosi) e soprattutto di buona cucina. Nel nostro immaginario collettivo le nonne non possono non saper cucinare, per esempio, e poi dalla nascita s’intende ovviamente. Le nonne moderne d’oggigiorno forse anche no, essendo impegnate dal chirurgo plastico, in palestra o sul campo da golf come la mia lo era (super moderna per i suoi tempi), ma quelle di una volta assolutamente sì. Invece la nonna di Marco anche se ora è una super chef che lo vizia sempre con delle bontà una più deliziosa dell’altra (pensate, basta menzionare che ti piace una cosa e la volta successiva che vai a trovarla, trovi anche la sorpresa, cioè il tuo desiderio realizzato), quando si è sposata NON SAPEVA CUCINARE. Che cosa scandalosa all’epoca!!!! Scherzo ovviamente…
Però lei si è data da fare e con l’aiuto del preziosissimo e rarissimo ricettario Il cucchiaio d’argento (a mò di Julia Child ha ha) pian pianino è diventata una super chef. Sarà l’unica persona al mondo che conosco che fa la maionese in casa e sempre con la stessa fedele ricetta presa da quella bibbia di cucina italiana. Maddy però non ha perso la voglia di continuare a imparare sempre ricette nuove. Tra le puntate delle sue preferite serie TV Il tenente Colombo e soprattutto Beautiful, lei è lì con il telecomando in mano a switchare tra i canali del televideo per ricercare altri spunti da mettere in tavola la domenica che poi naturalmente personalizza… E magna di nascosto…Marco avrà preso anche il suo sweet tooth dalla carissima Maddy ha ha…fanno davvero una bellissima coppia….
E voilà la delizia promessa!!!!
INGREDIENTI:
4 tavolette di cioccolato fondente Lindt da 100 gr
150 gr di zucchero fine
200 gr di burro
5 uova
5 cucchiai di farina “00”
1 bustina vanilina
2 cucchiaini di rhum o brandy
1 • Sciogliete 2 tavolette di cioccolato a fuoco lento spezzettendole sopra al burro. 2 • Nel frattempo montate i tuorli delle uova insieme allo zucchero fino a che non diventano spumosi e montate a neve fermissima gli albumi. 3 • Unite il ciocolato sciolto al composto di uova e zucchero, aggiungete la vanilina, il rhum/brandy e, uno alla volta, i 5 cucchiai di farina. 4 • Unite come ultimo gli albumi dall’altro verso il basso. Deve uscire un impasto molto elastico e liscio. NB. Rimane anche abbastanza liquido e quindi state attente a non roversciarlo per sbaglio sopra delle Converse nuove beige come ha fatto la sottoscritta ha ha… 5 • Versate in una tortiera e cuocete nel forno a 190 gradi x 20 minuti. 6 • Togliete la torta e fatela raffreddare (NB. Non scoraggiatevi se vi esce metà alta e metà bassa come è successo a me perché miracolosamente durante il processo di raffreddamento le due metà si equilibrano. 7 • Sciogliete le altre due tavolette di cioccolato (a bagno maria) e ricoprite la torta. 8 • Appena il cioccolato si indurisce, la torta è pronta per degustazione. Di apparenza è bassa ma é di una cioccolatosità talmente forte, che una fettina sottile darà piena soddisfazione. Al limite potete servire con della crema chantilly o del gelato alla vaniglia di Haagen Dazs.
Come parola finale, non pensavo di dirlo mai, ma questa torta é ancora piu buona della mia Sacher casalinga… Leccatevi i baffi!!!
onalimlericettedik@gmail.com
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Teapot Woman — illustrazione di Myra Butterworth
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