Karmen, alta 185 centimetri, è metà inglese e metà croata. Lavora nell’alta moda e sceglie amici che somigliano a Snoopy. Ha zie croate ottantenni che le passano deliziose ricette mediterranee, che lei serve su elegantissimi piatti vittoriani. Sceglie i suoi ingredienti con estrema cura, e a me piace pensare che vada a fare la spesa nel bosco, alle prime luci del mattino. Ogni sabato mattina, una ricetta.
Da noi spesso al primo anno degli studi universitari, a prescindere dal fatto che raramente si studia nella città d’origine, si vive in una casa dello studente. Dovendo cavarsela da soli per la prima volta, forse così ci si sente più protetti, più coccolati, e si pensa che si avranno meno difficoltà. E soprattutto, con la presenza di altre persone con cui andare in giro, il divertimento è garantito. Infatti già dopo una settimana si era formato un bel gruppetto, tutti di origine, cultura e background diversi. Ma qualcosa di inspiegabile, un certo vibe ci univa e la mia vita universitaria con loro è stata davvero uno spasso. Una cosa che ci univa di sicuro era l’avversità per la mensa dove eravamo “costretti” mangiare e dove ci si trovava ogni mattina per augurarci il buongiorno davanti un caffè acquoso e un toast dubbioso, e ogni sera dopo le lezioni per raccontarci le novità e pianificare la serata. Si scherzava, si prendevano in giro i piatti sempre ambiziosi di nome ma mai di sostanza e si cercava di digerire e sopravvivere l’esperienza. Specialmente quella di ogni fine semestre intitolata “chef’s special” che non poteva essere altro che l’accumulo degli avanzi dei mesi precedenti. Pauraaaaa! Per fortuna ogni piano aveva una mini cucinetta dove potevamo prepararci dei survival snack. Nei momenti più folli (e disperati) tipo durante le luuuuuuunghe notti prima degli esami capitavano anche degli snack notturni a base di salmone affumicato e Moët & Chandon. Che decadenza!!?….Beh, per compensare la mensa ci sembrava il minimo ha ha…e si andava all’esame “tirati su”.
Anyway, una delle persone con cui ho condiviso queste esperienze era un certo JJ. Non ho mai saputo il suo nome completo, era sempre e semplicemente JJ.
Ma chi è JJ m’immagino direte? Beh, all’epoca era un “geezer” super cool dalle parti di South London, un protagonista e avido frequentatore del club scene della capitale, trasferitosi per gli studi come me a Bristol. JJ non mancava mai nei posti più cool e d’avanguardia.
Negli anni novanta si potrebbe poi dire che la club scene di Bristol era un valido concorrente al club scene di Londra. Stiamo parlando dell’epoca d’oro dei Massive Attack, e dei Portishead e di Tricky (che tra l’altro spesso vedevamo in giro nei posti meno sospetti, tipo il supermercato!!?), dei rave pazzeschi, dei club tipo Thekla, Lakota, Moon Club, Academy e il nostro JJ era sempre di scena accompagnato dal suo look e atteggiamento particolare. Andavamo anche noi con lui, come dei seguaci, a scoprire questo scenario piuttosto underground in fermento e ci sentivamo coolissimi!!
Il secondo anno anche se tutti noi siamo andati a vivere in vari appartamenti sparpagliati per la città, siamo rimasti molto uniti.
E così dal nulla pian pianino è nato il JJ’s Mobile Tandoori.
Il nostro JJ si era guadagnato la reputazione dell’ottimo chef, ma cucinava solo delle varianti del curry. La sua mamma di origine asiatica gli aveva tramandato sia dei segreti di famiglia che dei barattoli di vetro pieni di spezie genuine e così quando non era a ballare ai ritmi di trip hop, andava nelle case degli amici a preparare la cena a domicilio. Di conseguenza abbiamo battezzato il suo “business” JJ’s Mobile Tandoori (che sarebbe il ristorante tandoori ambulante di JJ). Potete immaginare la scena in seguito alla descrizione che vi ho dato sopra ha ha?? Arrivava con la sua borsa da Mary Poppins piena zeppa di meraviglie di colori e odori stupefacenti, tirava fuori anche il grembiule di mamma, le pentole e gli attrezzi appositi particolarissimi, senza dimenticare mai il suo stereo (non c’erano ancora gli ipod ha ha). In un batter d’occhio la nostra cena squisita era servita con tanto di riso pilaf, poppadom e raita. E la ricetta che vi propongo oggi è il mio tentativo “milanese” di emulare le squisitezze del mitico JJ.
POLLO AL CURRY CASALINGO:
Ingredienti:
(x 2 porzioni abbondanti o x 4 assaggini)
500 gr di petto di pollo
1 cipolla grande
4 spicchi d’aglio
un pezzettino di zenzero fresco
1 cucchiaino di semi di finocchio
1 cucchiaino di cannella
1 cucchiaino di peperoncino a scaglie
1 cucchiaino di semi di cumino
1 cucchiaino di garam masala
1 cucchiaino di curcumina
1 cucchiaino di zucchero fine
400 gr di pomodoro fresco
del coriandolo fresco
dell’olio di semi per friggere
1 • Grattugiate la cipolla e mettetela da parte. 2 • Grattugiate l’aglio e mettetelo da parte. 3 • Grattugiate lo zenzero e mettetelo da parte. 4 • Preparate le seguenti spezie in una ciotola: i semi di cumino, i semi di finocchio, il peperoncino e la cannella. 5 • In un’altra ciotola preparate le seguenti spezie: curcumina, garam masala insieme allo zucchero. 6 • Tagliate i pomodori a pezzettini e metteteli su un piattino. 7 • Tagliate il pollo a pezzi di piu o meno un cm di grandezza. 8 • Riscaldate l’olio in una pentola capiente. 9 • Aggiungete il mix di spezie indicato al punto 4. 10 • Mescolate velocemente e aggiungete subito la cipolla grattugiata. 11 • Continuando a mescolare, cuocete per una decina di minuti. 12 • Aggiungete l’aglio e lo zenzero grattugiati e mescolate bene. 13 • Dopo 5 minuti aggiungete il mix di spezie indicato al punto 5. 14 • Mescolate bene e aggiungete i pomodori. 15 • Cuocete a fuoco lento per una decina di minuti finché la massa non diventi omogenea. 16 • Aggiungete il pollo, mescolate bene e cuocete a fuoco lento per una 15ina di minuti. 17 • Se notate che il “sugo” diventa troppo secco, potete aggiungere un po’ d’acqua bollente. 18 • Quando è il momento di mangiare il vostro curry, spolveratelo con del coriandolo fresco e godetelo accompagnato da riso basmati, raita, mango chutney e poppadom.
PER LA RAITA:
Ingredienti:
2 confezioni di joghurt naturale
1 cetriolo fresco piccolo
della menta fresca
sale
pepe
Tagliate il cetriolo a cubetti piccoli lasciando la buccia e mescolate tutti gli ingredienti insieme.
COLONNA SONORA AMOROSA
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CONSIGLI PER LA SPESA:
Assolutamente dovete fare la vostra spesa di spezie al Dhanajaya in Via Cesare da Sesto 26, che è una mecca per gli appassionati di cibi etnici e dove il gentilissimo signor Champa Priyanthi vi passerà anche qualche ricetta se glielo chiedete.
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onalimlericettedik@gmail.com
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Teapot Woman — illustrazione di Myra Butterworth