* Le ricette di Karmen * Che patatona!
Karmen, alta 185 centimetri, è metà inglese e metà croata. Lavora nell’alta moda e sceglie amici che somigliano a Snoopy. Ha zie croate ottantenni che le passano deliziose ricette mediterranee, che lei serve su elegantissimi piatti vittoriani. Sceglie i suoi ingredienti con estrema cura, e a me piace pensare che vada a fare la spesa nel bosco, alle prime luci del mattino. Ogni sabato mattina, una ricetta.
Sono sempre stata golosa, fin dai tempi del passeggino. Mi riconoscete nella foto ha ha?? Sì, sì, sono io, tutta moi! Sarà il motivo per cui sono arrivata a 185 cm d’altezza ahimé. In famiglia raccontano (imbarazzantissimo a dir poco) che quando si passava davanti ad un panettiere o una pasticceria, puntavo i piedini per terra e nel mio linguaggio da bimba, facevo capire che bisognava assolutamente entrare. Assolutamente. Similmente, ci sono state parecchie volte in cui se adocchiavo nelle vicinanze una pagnotta fresca spuntare dal cestino della spesa di qualcuno (anche di persone sconosciute) la indicavo col ditino pacioccone (e con non indifferente insistenza) facevo capire che ne avrei gradito un pezzettino. Assolutamente.
Da ex patatona (sì, oggi, per fortuna, le mie orecchie si vedono in foto ha ha) e da sempre patatara (essendo, come forse già avete capito, in parte anche irlandese d’origine) mi è sembrato giusto fare una puntata sugli “SPUDS” e suggerirvi qualche modo in cui apprezzarli.
Prima di venire a vivere in Italia mangiavo le patate quasi ogni giorno: bollite, arrosto, grandi al cartoccio con la buccia, novelle al vapore con la buccia, come fredde in insalata, fritte, mignon intere, gratinate, come purè. Invece la pasta e il riso sì e no qualche volta al mese. Non che non mi piacessero, ma semplicemente non è nostra usanza. Per me è stato uno shock scoprire quanta pasta venisse consumata giornalmente e quanti tipi ce ne fossero. Da noi sì, c’é sempre stata la Barilla, ma la scelta era limitata agli spaghetti n.5. ed esposta sullo scaffale dei “foreign foods” insieme alla salsa di soia, i noodles e le fajitas. Essendo sempre stata interessata alla cultura italiana, anche quella culinaria, mi mettevo a scovare dei posticini che vendevano specialità italiane. Lì ho trovato anche la pasta corta (e il panettone, e il parmigiano, e i cantucci, e lo zafferano, e i cannoli, e la panna cotta, e il caffè Illy, e l’aceto balsamico). E… l’opportunità di esercitarmi con la lingua italiana per gli esami universitari. Infatti ho preso lode anche grazie a questo tipo di shopping ha ha.. Questo ovviamente prima dei tempi della globalizzazione. Ora invece c’è l’imbarazzo della scelta, trovi più varianti di pasta che da Eataly. Però regnano ancora gli “spuds”: new, baking, maris pipers, roasting, yak, jewel jams, russian banana, red thumb, French fingerling, white potatoes, yellow potatoes, red potatoes, Russian potatoes. Tutti i tipi che vuoi.
Ed ecco a voi qualche dritta per quando volete una sosta fra due spaghi o fra due chicchi.
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PATATE DAUPHINOISE
INGREDIENTI:
(per 4 persone – una teglia di terracotta o una pyrex preferibilmente rotonda – la presentazione viene meglio!)
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1 kg di patate
uno spicchio d’aglio
una noce di burro
1 cipolla
750 ml (1 & 1/2 cartone grande) di panna fresca da montare
sale
pepe
una spolveratina di noce moscata
1 • Sbucciate le patate e tagliatele a rondelle molto molto fini, piu fini possibile. 2 • Prendete la teglia e imburatella e poi passate sopra con lo spicchio d’aglio schiacciato per dare un accenno d’aglio.Tagliate la cipolla a rondelle sottili. 3 •Nella teglia fate uno strato di rondelle di patate, poi uno strato di rondelle di cipolla sparpagliate e aggiungete del sale e del pepe. 4 • Ripetete l’azione fino a quando non avete consumato gli ingredienti. 5 • Riscaldate il forno a 180 gradi. 6 • Versate la panna fresca sopra le patate e le cipolle in modo tale da coprire bene tutto. 7 • Grattuggiate della noce moscata sopra. 8 • Mettete al forno e cuocete per un’oretta e mezza. 9 • Prima di tirare la teglia fuori dal forno, mettete dentro una forchetta per capire se le patate sono cotte abbastanza. 10 • La superficie dovrebbe essere dorata e la cucina piena di un profumo che genera l’impazienza isterica di dover assolutamente assagiare il piatto S U B I T O. 11 • Sta benissimo con qualsiasi tipo di carne o sostituto.
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YAM AL FORNO
INGREDIENTI x 4 persone:
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2 yam di media grandezza
sale
pepe
1 • Lavate le due yam lasciando la buccia e asciugate bene. 2 • Mettete al forno a 180 gradi e cuocete per un’oretta / un’oretta e mezza.
NB. Sono durissime di partenza ma si cuociono relativamente in fretta. Al tocco con guanto da forno, mi raccomando, capirete quando sono pronte. Diventano morbidissime e la polpa si può tirar fuori anche con un cucchiaino.
Da servire con il tacchino per Thanksgiving o con una salsa buonissima fatta di mezzo yogurt, mezzo panna da cucina, dell’erba cipollina e del sale e del pepe mescolando tutti gli ingredienti insieme.
N.B. Una curiosita su questo tipo di patata dolce. Il nome yam viene dalle parole africane njam, nyami, o djambi, che vuol dire “mangiare” e quindi GNAM GNAM a Voi!!
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MINI PATATE AL FORNO
INGREDIENTI x 4 persone:
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2 pacchi piccoli di patate mignon sottovuoto
6 spicchi d’aglio
sale
olio d’oliva
1 • Riscaldate il forno a 180 gradi. 2 • Aprite i due pacchi, versate le patate in uno scola-pasta e risciaquate bene sotto l’acqua fresca. 3 • Asciugate bene e mettetele in una teglia con del sale, gli spicchi d’aglio e dell’olio d’oliva e mescolate tutto bene. 4 • Cuocete al forno per un paio d’ore fino a quando non prendono un aspetto dorato croccantino. 5 • Non dimenticate di mangiare pure i spicchi d’agio arrosto. Pure loro B U O N I S S I M I!!
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PATATE ROSSE AL FORNO
INGREDIENTI x 4 persone:
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2 confezioni di patate mignon rosse
(all’Esselunga in Via Solari le trovate accanto ai pomodori sardi sullo scaffale sopra i vari tipi di latte a lunga conservazione)
5 foglie d’alloro
del sale
del pepe
una goccia d’olio d’oliva
1 • Lavate e asciugate le patate lasciando la buccia (la parte più buona, specialmente se croccante!!) 2 • Riscaldate il forno a 180 gradi. 3 • Versate le patate in una teglia, salate, pepate, aggiungete le foglie d’alloro e l’olio d’oliva e mescolate tutto bene. 4 • Cuocete al forno per un’oretta e mezza.
B U O N E, vero?
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PATATE AL CARTOCCIO
INGREDIENTI x 4 persone:
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8 patate grosse
sale
pepe
1 • Riscaldate il forno a 180 gradi. 2 • Lavate e asciugate bene le patate lasciando su la buccia. 3 • Accartocciate ogni patata nella carta stagnola. 4 • Cuocete al forno per un paio d’ore. 5 • Servite con la salsa nella ricetta 2 sopra o con qualsiasi topping che vi pare.
NB. Se ve ne avanzano (dubitevole), sono buone riscaldate il giorno successivo.
P.S. Un trucco per velocizzare la faccenda. Cuocete le patate nel microonde al massimo ma senza la stagnola (tipo 4 minuti a patata ma si possono cuocere tutte insieme) e poi finite la croccantura al forno classico per una 15-ina di minuti a temperatura max.
S U P E R B U O N E!!!!
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onalimlericettedik@gmail.com
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Teapot Woman — illustrazione di Myra Butterworth
corro a comprare le patate……..
E’ il miglior riscontro che io possa avere!! Grazie!! 😀
Isa, adoro la tua amica Karmen!!!