by Isabella
Antonio raffigura solo donne, vestite con abiti che non vanno oltre il ’68, ma naturalmente emancipate. Le donne di Antonio sono colorate, ironiche, e raccontano usi e costumi di un luogo.
Nel murales di Palermo c’è una donna con la pelliccia (si sa che gli inverni a Palermo sono molto rigidi), una che si è portata la sedia per paura di non trovare posto alla fermata, una che mangia pane e panelle. E ci sono anche le donne africane, che a Palermo sono tante e stanno bene perché qui non si parla né di integrazione né di tolleranza.
Stamattina seduti al bar del Teatro Massimo sotto un cielo blu e un sole tiepidino gli dico
“Mi piacerebbe se tu facessi un murales a Milano in cui rappresenti le donne milanesi.”
“Sarebbe bellissimo!”
“Posso suggerirti alcuni tipi di donne che ci sono?”
State attente perché da oggi vi osserverò con più attenzione.