Come vorresti Milano nel 2030?

by Isabella 

Amo le domande sul futuro. Soprattutto se sono leggere, visionarie e concrete.

Sabato scorso Stefano Boeri ha organizzato alla Diamond Tower l’evento “Mi030: come vorresti Milano nel 2030?” per raccogliere idee e proposte da chi nel 2030 avrà 30 anni e per farlo ha chiamato dei famosi youtuber, delle vere e proprie star del web, capaci di muovere masse di adolescenti.

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6 youtuber, uno per ogni tema:

L’AMORE a Sofia Viscardi

L’IMPRESA a Muriel Boom

LA COMUNICAZIONE a Brian Amato

L’EDUCAZIONE a Jaser

LA CITTA’ a The Show

IL CORPO a Ehi Leus

Ho chiamato Stella, una mia amica di 12 anni, che li conosce tutti e le ho proposto di andarci insieme.
Siamo arrivate alla Diamond Tower alle 15 e siamo salite al 24° piano. Quando le porte dell’ascensore si sono aperte ci siamo trovate davanti a una vista mozzafiato di Milano, e Boeri e Pisapia che ridevano insieme illuminati da una luce diffusa. Siamo già nel 2030? ho pensato.

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“In futuro vorremmo passare più tempo con i nostri genitori.”

“Mia madre mi scrive dalla cucina su whatsapp per dirmi che la cena è pronta!”

R I S A T E

“In un futuro sarebbe bello se le famiglie fossero allargate, cioè composte dai genitori e dai loro amici.” 

“Io spero che nel 2030 a Milano le persone verranno giudicate meno superficialmente.”

Sono alcune proposte che ho sentito con le mie orecchie.

Ma ho sentito anche:

“A me invece piacerebbe se nel 2030 fosse disponibile del cibo in pillole, così se ho da fare, non devo perdere tempo a mangiare.”

D’altronde sono adolescenti milanesi.

Per parlare si saliva su una pedana come nel film “L’attimo fuggente.”

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Gli adulti erano lì solo per ascoltare.

Ma li ho sentiti bisbigliare alle mie spalle.

“Quanti accessi ci sono stati?”

“Finora 1000”

“Pensavo di più.”

“Ma abbiamo cominciato un’ora fa.”

“Hai ragione.”

“Shhh.”

L’evento è stato un successo. Tantissimi visitatori e tantissimi accessi in streaming. I giornali hanno scritto “I giovani milanesi vogliono fortemente scrivere il loro futuro.”  

Vero è anche che se non fossero stati coinvolti gli youtuber, probabilmente non ci sarebbe stata questa mobilitazione.  Quindi è stata un’ottima intuizione.

Ma quali di queste idee verranno realmente prese in considerazione?

Questo si potrà scoprire giovedì 11 giugno alle 18 al Teatro Franco Parenti.

Qualsiasi idea verrà selezionata, mi auguro che per costruire la Milano del 2030 non vengano dimenticate le emozioni. Lo hanno chiesto in tanti sabato pomeriggio. Tanto di grattacieli ormai ce ne sono un sacco.

foto copertina Luna e Diamantone di Matteo Bonavitacola, su Flickr

  1. Spero che Milano quando Stella avrà 30 anni possa tornare ad essere una comunità, vera e non solo virtuale! Un posto di cui chiunque possa sentirsi parte a modo proprio, ovvero anche se non con un’etichetta conosciuta (radical chic, fighetto, tamarro, sfigato, ecc). Anzi spero proprio che queste etichette diventino reperti di archeologia sociale! Ho viaggiato molto e mi è capitato spesso di stare in posti sconosciuti e lontani e pensare che mi sarebbe piaciuto viverci. Spero che Milano quando mia figlia avrà 30 anni sia un posto così.

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