Qualche sabato fa passeggiavo in corso Genova quando ho visto in vetrina da Cucchi una torta e il suo ritratto. Mi sono fermata, ho sorriso, e ho letto il nome dell’autore: Fabrizio Sclavi. Dopo un’ora sapevo che quell’illustrazione faceva parte della mostra “Caccia al Tesoro” allestita, in occasione del Salone del Mobile, in vari punti della città. Dopo un’ora e cinque minuti avevo scritto una mail all’artista e gli avevo chiesto di incontrarci. E dopo un’ora e dieci, Fabrizio aveva risposto di si. Questo era proprio un ottimo inizio! Subito dopo però avevo scoperto che Fabrizio prima di essere un disegnatore, è soprattutto un giornalista. Anche molto importante. Così dopo qualche giorno, con un po’ di sana paura, abbiamo suonato alla porta del suo studio.
Casa sua era bellissima, e sembrava di stare dentro a una delle sue illustrazioni. Quando siamo arrivate, Fabrizio stava ascoltando la colonna sonora di Barry Lyndon e non appena abbiamo tirato fuori dalla borsa il foglietto con le domande, lui ci ha detto “Io non ho mai preparato le domande per le mie interviste”. In quel momento avremmo voluto mangiare il foglietto, ma prima di ingurgitarlo, l’abbiamo letto.
Onalim: Onalim è Milano scritto al contrario, e noi NON parliamo della Milano grigia ma di quella colorata, e NON parliamo della Milano della solitudine ma dell’amicizia, e parliamo della Milano che mangia e NON della Milano a dieta. Tu hai detto “I colori sono come gli amici, non riesco a farne a meno” e disegni spesso torte e cose da mangiare. Ecco perché ci sei sembrato Onalim.
Onalim: Tutti dicono che “Disegni per raccontare”.
Fabrizio: Disegnare e scrivere sono la stessa cosa. Il disegno è solo un po’ più preciso, perché quando scrivi qualcuno poi ci mette le mani, ad esempio taglia qualcosa senza un senso, mentre il disegno resta come l’hai fatto tu.
Onalim: Il disegno è più dirompente.
Fabrizio: E’ più personale.
Onalim: Sarebbe bellissimo se a ogni domanda tu rispondessi con un disegno.
Fabrizio: Provo.
Onalim: Tu stesso ti definisci un cantastorie non un artista. Che tipo di cantastorie sei? Epico come l’Ariosto? Satirico tipo giullare? O un menestrello che ci intrattiene con soavi canzoni? Quale secondo te va meglio per raccontare Milano?
Fabrizio: Nessuno di questi. Io sono uno che racconta dei fatti in modo abbastanza divertente. Tutti i fatti.
Onalim: Quale artigianato racconta meglio Milano?
Fabrizio: Il disegno sicuro, e il mangiare. Anche il mangiare è artigianato.
Onalim: Tu disegni delle bellissime e allegrissime torte. Se Milano fosse una torta, che torta sarebbe?
Fabrizio: Ve la faccio vedere. Secondo me Milano è questa questa torta qui.
Onalim: Ma sono torte che inventi, o ci sono delle torte modelle?
Fabrizio: Sì le torte esistono già, e io le disegno. Io però le so anche fare. Quando ero piccolo, la mia famiglia che ha una ditta di dolci e negozi di pane, mi metteva in pasticceria per farmi stare buono, e mi facevano ricoprire le torte con lo zucchero, la glassa, le ciliegine e i canditi. Decorare è proprio una passione.
Onalim:Infatti le torte ti vengono particolarmente bene.
Fabrizio: A me piace disegnare le torte e i piedi. Amo i piedi perché non posso camminare bene. Ma questo mi da’ più tempo per guardare riflettendo.
Onalim: Per la mostra “Caccia al Tesoro” hai esposto in 13 negozi: pasticcerie, fiorai, ristoranti, pescherie, parrucchieri, negozi di tessuti e di animali.
Fabrizio: Sì. Invece non ho voluto esporre nei negozi di moda.
Onalim: Perché?
Fabrizio: Perché io ho sempre lavorato nella moda e conosco tutti. E se lo facevo per uno, devo farlo per tutti gli altri.
Onalim: E poi magari si offendevano.
Fabrizio: Infatti ho disegnato solo per Paul Smith, che però è inglese, delle biciclette. E farò per lui un’altra installazione di disegni di biciclette, per quando arriverà il giro d’Italia a Milano. Le biciclette sono la sua passione.
Onalim: Tu disegni sempre: di giorno e di notte. E disegni ovunque: sulla carta, sulla tela, sui muri, sui centrini traforati delle torte. E disegni molte cose: torte, pesci, calzini, stoffe, ogni cosa che ti permette di usare i colori.
Fabrizio: Basta che non ci siano le persone. Preferisco gli oggetti.
Onalim: Gli animali però sì.
Fabrizio: Sì, gli animali sì.
Onalim: E perché le persone no?
Fabrizio: Perché sono stufo delle persone. Io però, vado in giro con la macchina fotografica, faccio foto ai piedi delle persone e poi li disegno.
Onalim: Di che colore è Milano?
Fabrizio: Gialla. Perché la notte, io dormo con le finestre aperte, e vedo una luce su Milano che è rosa/gialla. Il giallo significa che l’aria è sporca, ma è così, c’è un alone giallo.
Onalim: Comunque parli con affetto di Milano.
Fabrizio: Sì.
Onalim: Su twitter hai scritto che ci sono molte cose che odi. Cosa odi?
Fabrizio: Alcune persone. La cattiveria delle persone. La cattiveria delle persone cretine. Odio le persone cretine perché non sai come difenderti da loro. Non sai come reagiscono, sono pericolose. E a Milano ce ne sono tante.
Onalim: Sempre su twitter hai scritto “Beppe Severgnini ma sei ancora simpatico o sei diventato un giornalaio?” Cosa volevi dire?
Fabrizio: Sì, lui poi mi ha telefonato e mi ha detto che è sempre stato simpatico. Adesso ha fatto un’intervista con Miuccia Prada su Elsa Schiapparelli, e l’ha fatta abbastanza bene.
Fabrizio: Mi piacciono moltissimo gli occhiali. Mi piacciono tondi. Gli architetti più famosi li hanno sempre avuti tondi. Qui sotto c’è un negozio molto bello AL.IVE di occhiali, che fa anche combinazioni di musica, ed è anche un parrucchiere. I proprietari sono 4, sono simpatici, ma fanno sempre molto rumore. Tutti si sono lamentati nel condominio, e io allora gli ho fatto il disegno di un acquario, cioè li ho messi tutti e 4 dentro un acquario.
Onalim: Bello! Altro che liti furiose. Questo è un grande insegnamento.
Fabrizio: Io poi ho la mania dei pesci. Ho disegnato i vasi di Sottsass sott’acqua con i pesci. Ho disegnato i pesci anche per la Pescheria da Claudio. E altri pesci con dei sigari immersi nell’acqua, perchè sono contro il fumo, per la pasticceria/tabaccheria Giacomo.
Onalim: Bel messaggio! Alla Rodari.
PAUSA.
Fabrizio: Se volete vederla, di là, attaccata al muro della camera da letto, c’è tutta la mia storia da quando sono nato a Siena fino ad ora. Si chiama Marta. La disegno di notte. Andate a vedere.
Così ci siamo alzate dalle poltroncine tappezzate con un bellissimo e coloratissimo disegno etnico e siamo andate a vedere. Quando siamo tornate, Fabrizio ci ha chiesto:
Allora vi piace la storia?
Onalim: Sì. C’è anche un vulcano, è il Fujiyama?
Fabrizio: Si, è il Fujiyama.
Onalim: Ci sono anche delle tartarughe.
Fabrizio: Ce ne sono molte, perché la tartatuga che si porta la casa dietro, è un ideale. E’ il mio animale preferito.
..
Fabrizio: In camera avete visto gli oggetti in coppia? Gli oggetti non devono mai stare da soli.
Onalim: Stasera torno a casa e accoppio tutti gli oggetti!
Fabrizio: Il mio sogno è che gli oggetti durante la notte vivono. Come in quel quadro là.
Fabrizio ci indica un suo disegno in cui un orsacchiotto si accoppia con una bambola.
..
Onalim: E le coppie cambiano ogni tanto?
Fabrizio: No. Io sono uno da tutta la vita. Poi non succede, ma l’ideale sarebbe quello.
PAUSA E SORRISI.
Fabrizio: Va bene così?
Onalim: Sì.
Fabrizio: Un’altra cosa. Oggi sono venuti questi (Fabrizio ci mostra un biglietto da visita) di una rivista superstronza, superintellettuale, solo per ipad: Babylon. City of dream. E’ un mensile di architettura, design, arte e moda. L’ultimo numero l’hanno fatto sul mangiare. Poi ne hanno fatto un altro sul teatro, molto bello. Il direttore ogni volta dà un numero, in mano a una persona e questa può fare cioè che vuole. E io a ottobre faccio un numero sulla morte e la chirurgia plastica, che poi sono la stessa cosa.
Onalim: Ma scriverai o disegnerai?
..
PICCOLA PAUSA.
..
Fabrizio: Quando scriverò per la chirurgia plastica, scriverò sempre contro.
Onalim: I diritti civili sono altro che visionari.
ULTIMA PAUSA.
Fabrizio: Va bene così?
Onalim: Si grazie davvero. Appena trascriviamo, ti mandiamo l’intervista prima di pubblicarla.
Fabrizio: No, no, potete pubblicare quello che vi pare.
Onalim: Comunque puoi fidarti, anche se non ci conosci.
Fabrizio: Si.
Onalim: Ma noi comunque te la mandiamo.
Fabrizio: No.
Il giorno dopo Fabrizio ci ha mandato una mail, e ci ha scritto che siamo simpatiche anche se troppo femministe. E poi a sorpresa “Ecco la mia Milano: il duomo coperto da Marta a pois, la mia amica tartaruga, amica di avventure e disavventure.” Eccola qua.
WOW. Grazie!
……………….
…………………..www.fabriziosclavi.it…………………..