Parte il crowdfunding del progetto La Scuola che non rifiuta dei ragazzi della 3°B

E’ partita la raccolta fondi per il progetto “La scuola che non rifiuta” degli studenti della classe 3°B della Scuola media Cairoli di Milano, che consiste nel fornire tutte le classi e le aule della scuola di cestini per la raccolta differenziata e di pannelli per insegnare a tutti come differenziare correttamente. L’obiettivo è quello di portare all’interno della scuola tutto quel che serve per riciclare al meglio, cominciando dalla scuola Cairoli e magari dando un esempio a tutte le altre scuole di Milano.

Chiunque può contribuire con una piccola o grande offerta per sostenere il progetto. https://www.eppela.com/it/projects/18100-la-scuola-che-non-rifiuta

Il 20 aprile 2018 ci sarà anche una grande festa, in occasione della Giornata della Terra, che quest’anno ha per tema la plastica, presso la scuola Cairoli in via Pascal 35 a Milano (MM2 Lambrate). Chi sosterrà il progetto sarà ricompensato con regali, laboratori creativi e potrà farsi una foto con un ospite davvero speciale. L’umarell a grandezza naturale, stampato in 3d e ideato da TheFabLab di Milano.

La cosa che più mi piace del progetto La Scuola che non rifiuta è che ad occuparsene siano proprio gli studenti della 3°B della scuola media che l’anno prossimo andranno al liceo, e che lasceranno i cestini e tutto l’occorrente, in eredità ai loro compagni di scuola più piccoli.

Donate con lo stesso spirito dei ragazzi della 3°B, anche se non abitate in zona 3, anche se non andate a scuola da più 20 anni, anche se gli esami di terza media sono ancora il vostro incubo ricorrente. Magari dopo la donazione ve ne libererete!

Video di ragazzi della 3°B

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La scuola che non rifiuta è realizzato nell’ambito del progetto Do you speak global? Modelli innovativi di educazione alla cittadinanza mondiale tra scuola e territorio, promosso da Step4 in collaborazione con Ciessevi Milano e Associazione Non riservato. Con la partecipazione di Eppela e Zona Geografia (DeAgostini scuola). Il progetto è realizzato con il sostegno di Fondazione Cariplo.